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- Autore: Stato Maggiore Marina Militare
- Edizione: Stato Maggiore Marina Militare
- Prodotto e distribuito da: Gemmagraf 2007 Srl
- Anno: 2020
- Formato da parete: cm 33×33
- Formato da tavolo: cm 20×20
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[:it]La Marina, anche per il 2020, intende dedicare il proprio Calendario istituzionale ad una delle componenti specialistiche della Forza Armata, la Brigata Marina San Marco, al fine di valorizzarne la storia e il presente in una continuità di indirizzo che trova forza nei valori di riferimento quali il coraggio, la lealtà, la dedizione, l’onore e l’amor patrio.
Le fanterie di Marina hanno sempre rappresentato una componente essenziale del potere marittimo italiano e un elemento fondamentale della politica estera nazionale, ogni qualvolta essa abbia dovuto trovare applicazione nell’uso dello strumento navale.
L’attuale Brigata Marina San Marco trae origine dalle numerose fanterie di Marina che si sono succedute negli stati preunitari, già protagoniste sulle navi veneziane, napoletane, toscane, sarde, siciliane e sabaude, sin dall’epoca della battaglia di Lepanto.
Dopo l’Unità d’Italia, le fanterie di Marina sono state impiegate in genere come compagnie da sbarco delle singole navi, in numerose campagne, coprendosi di gloria in sia in Cina, in difesa del quartiere delle Legazioni assediato durante la rivolta dei Boxer, sia in Libia, meritando la concessione della Bandiera di guerra, decorata di Medaglia d’Oro al Valor Militare.
Ma la vera e propria epopea della Fanteria di Marina si è sviluppata nel corso della Grande Guerra in cui, tra il novembre del 1917 e il giugno del 1918, gli uomini della Marina, attestati sul basso Piave, respinsero con vigore tutti gli sforzi offensivi austro-tedeschi intesi a conquistare Venezia.
Nel novembre del 1918, durante la battaglia di Vittorio Veneto, la Brigata Marina, vinse ogni resistenza e proseguì fino alla liberazione di Trieste, suggellando così il definitivo compimento dell’Unità nazionale.
In dodici mesi di durissima lotta la Brigata Marina, caso unico di una grande unità durante la I Guerra Mondiale, non ebbe a lamentare alcun prigioniero, un elemento che da solo dice veramente tutto sulla determinazione e sul senso di appartenenza di questi uomini: Nessuno resta indietro.
Concluse le ostilità, la città di Venezia volle che la Fanteria di Marina potesse assumere il nome e lo stemma del suo Santo Patrono in riconoscimento della strenua resistenza opposta al nemico sul Piave. Il 25 marzo del 1919 il Reggimento Marina, erede della tradizione della Brigata, riceveva in Piazza San Marco la sua investitura, con la benedizione del Patriarca di Venezia. In ricordo di queste eroiche imprese la Bandiera di Guerra del Reggimento è stata quindi insignita, con Regio Decreto del 1920, della Medaglia d’Argento al Valore Militare.
Cento anni, quindi, in cui il nome di San Marco e quello dei fucilieri di Marina sono legati indissolubilmente, unico reparto militare al mondo che porta il nome di un Santo Patrono.
Cento anni di una storia di militari e di cuori sempre pronti ad andare oltre l’ostacolo per il bene comune. Una storia anche plurisecolare che vede la Fanteria di Marina, sul mare e dal mare, a tutela dell’interesse supremo dell’Italia.
In questo contesto storico e di valori di un reparto d’eccellenza della Marina, si pone il celebre emblema dell’ancora e del delfino, associato al motto “Festina Lente” (affrettati lentamente), adottato quale ulteriore elemento distintivo del Calendario 2020. Questo antico simbolo navale, risalente all’epoca dell’imperatore Vespasiano, è stato ripreso e reso famoso nel Rinascimento, come marchio tipografico, da Aldo Manuzio, insigne umanista ed editore. L’immagine dell’ancora e del delfino è stata così descritta dal filosofo Erasmo da Rotterdam, commentando il motto “Festina Lente” : […] l’ancora che significa il tempo richiesto dalla riflessione, il delfino la rapidità dell’esecuzione […] e […] le emozioni che devono essere frenate dalla ragione […].
In conclusione, con il calendario 2020 la Marina intende dare voce ad una storia, quella della Brigata San Marco, che abbiamo il dovere di ricordare anche attraverso gli elementi simbolici e che ho il grande privilegio di enfatizzare attraverso gli scatti delle attività odierne come interpretati da un fotografo di eccezione: Massimo Sestini.
In questo contesto storico e di valori di un reparto d’eccellenza della Marina, si pone la scelta del celebre emblema dell’àncora e del delfino quale elemento grafico peculiare del Calendario 2020.
La Marina vuole dedicare il calendario di quest’anno alla Lega del Filo d’Oro, associazione che dal 1964 si impegna costantemente per migliorare la qualità della vita delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali, assistendole, educandole, riabilitandole e reinserendole in famiglia e nella società.
Per Mare, per Terram! San Marco!!
Un anno di emozioni, quelle che ogni genitore prova quando ha davanti agli occhi il sorriso dei propri figli.
Di indole buona e generosa, votati al servizio, gli uomini e le donne della Marina Militare sono disposti al sacrificio, pronti a rinunciare ai propri interessi personali, consapevoli delle superiori necessità della collettività. Affrontano lunghi periodi in mare e lontani da casa e dagli affetti, in situazioni che richiedono elevate prestazioni professionali, dovendo spesso affrontare anche circostanze molto impegnative.
Ma prima ancora sono genitori e in ogni momento e situazione il pensiero è rivolto ai figli e alle famiglie.
Il loro supporto, la vicinanza, la solidarietà rendono la nostra professione più lieve e gli impegni più leggeri per operare, con la serenità necessaria, a tutela della nazione e di tutti i cittadini.
L’amore che corre attraverso la parole, i gesti e gli esempi rappresentano la guida per i nostri figli e vedere che essi imparano ad amare ciò che noi amiamo della nostra vita di marinai e ammirano la passione, la profonda motivazione e la dedizione al nostro lavoro, rappresenta la conferma per la scelta di vita fatta.
In questo contesto di valori nella Famiglia e nella Forza Armata si pone il celebre emblema dell’ancora e del delfino, associato al motto “Festina Lente” (affrettati lentamente), adottato quale ulteriore elemento distintivo del Calendario 2020. Questo antico simbolo navale, risalente all’epoca dell’imperatore Vespasiano, è stato ripreso e reso famoso nel Rinascimento, come marchio tipografico, da Aldo Manuzio, insigne umanista ed editore. L’immagine dell’ancora e del delfino è stata così descritta dal filosofo Erasmo da Rotterdam, commentando il motto “Festina Lente” : […] l’ancora che significa il tempo richiesto dalla riflessione, il delfino la rapidità dell’esecuzione […] e […] le emozioni che devono essere frenate dalla ragione […].
Con questo calendario da tavolo per il 2020 la Marina intende quindi dare voce ad una storia, quella di tutti i genitori della nostra Marina, con l’augurio che possano sempre godere della
gioia di scorgere l’ammirazione negli occhi dei propri figli, la stima per operare una scelta di servizio, di impegno, di dedizione e dedicata alla sicurezza e prosperità di tutta la nostra comunità.[:]
Peso | 1,5 kg |
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Dimensioni | 33 × 33 cm |